domenica 18 settembre 2016

Compleblog+giveaway di Ombre Angeliche

Buona domenica a tutti i Gufetti del Bosco!
Tra poco approfitterò del sole per andare a correre, ma prima voglio portarvi  conoscenza del giveaway per i 6 anni del blog Ombre Angeliche.
Qui sotto i bellissimi premi.

Mi raccomando, partecipate al giveaway e soprattutto, seguite il blog di Rowan, che è fantastico!

Recensione: Numero Zero


Titolo: Numero Zero 
Autore: Umberto Eco
Casa editrice: Bompiani
Anno di pubblicazione: 2015
Data di lettura: 15 settembre 2016
Lingua originale: italiano
Riconoscimenti: //
Trama: La storia ruota attorno al progetto di un giornale, "Domani", che non uscirà mai, ma nessuno dei redattori, ad eccezione di Colonna, lo sa. Il giornale é voluto dal potente Commendatore Vimercate, che vuole usarlo come ricatto per essere ammesso in luoghi esclusivi. Simei, incaricato di sovrintendere a questo progetto, recluta i più disperati tra i giornalisti e li mette all'opera per creare notizie.
Citazione
"Ma i giornali seguono le tendenze della gente o le creano?" 
"Tutte e due le cose, signorina Fresia."
Recensione:
Premettendo che Umberto Eco é uno dei miei scrittori preferiti e ho letto diversi suoi libri, sia romanzi sia saggi, questo libro mi ha un po' deluso. È scritto bene, ma la trama mi ricorda troppo quella di un altro suo romanzo: Il pendolo di Focoult.
Infatti in entrambi i libri i protagonisti sono dei giornalisti di "giornalacci", c'è sempre un complotto e i giornalisti rischiano la vita perché si sono impiccati in affari che non dovevano essere scoperte. Nel caso del Pendolo di Focoult si tratta dei Templari, qui della pseudo morte di Mussolini, ma il succo é lo stesso.
Considerando che questo è l'ultimo romanzo prima della sua morte, sono dispiaciuta...

Veniamo a ciò che ho apprezzato del libro: il sarcasmo col quale mette alla berlina un modo "sporco" di fare giornalismo, che però si adatta a un pubblico che si sta sempre più appiattendo culturalmente e che è pronto a cedere alla prima cavolata che legge, oggi giorno non tanto sui giornali, ma sui social network  (ed è ancora peggio!). 

La storia è ambientata nel 1992, quindi Eco vuole far vedere come alcuni aspetti, che caratterizzano la società di oggi, si potevano intravedere già nel 1992.

La voce narrante è Colonna, cinquantenne, ghostwriter fallito, che viene coinvolto da una sua vecchia conoscenza,  Simei, a partecipare al progetto di un giornale "Domani", finalizzato segretamente alla pubblicazione di un libro scritto da Colonna, ma pubblicato con il nome del finanziatore di "Domani". Stringe amicizia con due redattori in particolare: Maia e Braggadocio e si fa coinvolgere dalla tesi complottista di quest'ultimo. Probabilmente è il personaggio più normale del romanzo e quello in cui è più facile impersonarsi.
Maia é l'unica donna della redazione, ha 30 anni e ha sempre lavorato nel campo del gossip. Spera che con "Domani" tutto possa cambiare, ma si accorge presto che non è così. Ha delle idee brillanti, che non vengono accolte ed è spesso immersa nel suo mondo, motivo per cui Colonna si innamora di lei. La loro storia d'amore é stata davvero una lettura piacevole, una pausa nella macchina inarrestabile di complotti (nonché una novità, rispetto al Pendolo di Focoult).
Il redattore Braggadocio  (il nome ironicamente allude alla sua millanteria) é un complottista, che crede che Mussolini non sia morto, ma sia stato fatto scappare in Argentina dagli Alleati e dal Vaticano, affinché potesse ritornare per scongiurare il pericolo di una rivoluzione comunista in Italia. Al giorno d'oggi ci sono molti complottisti  (vogliamo parlare delle famigerate scie chimiche, che ancora non ho capito cosa sono?), quindi con questo personaggio Eco "denuncia" questo aspetto della società.

Forse questo libro é paragonabile a una grande satira romanzata, tipo il Satyricon di Petronio. Oltre al mettere in luce i vizi e le zone d'ombra della società per far riflettere, scopo di una satira, mi ricorda il Satyricon per le atmosfere, un altro elemento che ho amato di questo ultimo libro di Eco.

La storia infatti si svolge a Milano, città dove vivo e che mi diverto a esplorare, quindi ho apprezzato particolarmente la descrizione di San Bernardino alle Ossa o di alcuni vicoletti, che tagliano la via Torino. A parte questo fattore puramente sentimentale, ho apprezzato anche le descrizioni di questi luoghi allucinate, a metà tra realtà è visione, dove i personaggi si confondono e perdono se stessi, come in un incubo. La descrizione dei luoghi è il motivo per cui questo romanzo non mi ricorda una qualsiasi satira, ma il Satyricon  (certo, il Satyricon é molto più bello, ma de gustibus...).
Via Bagnera, uno dei luoghi dove è ambientato il romanzo.
Foto mia (sì, mi sono divertita ad andare in giro a fotografare i luoghi del libro).
Insomma, diamo a un intellettuale del calibro di Umberto Eco il diritto di fare satira, anche perché è vissuto a lungo e ha studiato quello strano secolo che è stato il Novecento. 
     
Il finale mi ha piacevolmente sorpreso, sia perchè, abituata ormai alle somiglianze col Pendolo di Focoult, non speravo in una conclusione del genere, sia per l'osservazione finale di Maia sull'Italia.

Dopo aver letto il brano di analisi del testo della maturità di quest'anno, che era proprio di Umberto Eco e che parlava dell'interpretazione di un testo, spero di non aver preso fischi per fiaschi xD.
Voto

giovedì 15 settembre 2016

Slice of life #59

Rubrica a cadenza settimanale nella quale parlerò di ciò che mi è successo durante la settimana attraverso alcune parole.

Buona sera, Gufetti del Bosco Libroso!
Ecco le emozioni di questa settimana :)

Emozione: Anche se formalmente l'anno accademico inizierà lunedì prossimo, questa settimana ho avuto il benvenuto alle nuove matricole e i pre-corsi. Ero emozionata e elettrizzata per l'inizio di una nuova esperienza e il primo giorno ero quasi euforica. So che questa stato d'animo non durerà a lungo, ma è piacevole.

Felicità: Sono felice di vedere mia madre di nuovo piena di idee e positiva nei confronti del lavoro. Mi coinvolge nei suoi progetti perchè le piacciono e ci crede e mi entusiasmo anche io.

E voi, Gufetti? Com'è stata la vostra settimana?

martedì 13 settembre 2016

Mini-recensione: Chimica della vita e microscopio


Buona sera, Gufetti del Bosco Libroso!
Alla fine siccome non avevo ancora finito di leggere il libro di Cosmacini Chimica della vita e microscopio - Pasteur e la microbiologia ho preferito finirlo e lasciarvi un mio parere su questo breve saggio, che ho apprezzato.
Non so quanti di voi siano interessati alle scienze e in particolar modo alla biologia, ma il libro non è troppo tecnico (anzi la questione è affrontata da un punto di iusta filosofico) e la mia mini-recensione non lo è affatto.
Innanzi tutto questo libro fa parte di una collana della casa editrice Albo Versorio chiamata "L'idea e lo strumento". Alla base della collana c'è il seguente pensiero: "È nato prima l'uovo o la gallina?": la domanda di senso comune esprime, banalizzandolo, un interrogativo filosofico che percorre la storia delle idee e la storia delle tecniche: é nato prima il concepimento teorico, ideale, o l'esperienza pratica, fattuale e strumentale?"
Ogni libro di questa collana analizza un personaggio della storia della scienza, in questo caso Pasteur, per cercare di rispondere a questa domanda. Per questo per me si è configurata come una piacevole lettura e sono giunta alla conclusione che un uomo trova sempre uno strumento per dare prova della sua idea. Così ha fatto Pasteur, che si è servito del microscopio per indagare alcuni fenomeni della vita quotidiana, come l'inacidimento del burro o del vino, scoprendo l'esistenza di microrganismi, i batteri, e successivamente trovando il modo di debellarli e ipotizzando che un fenomeno simile potesse accadere per le malattie umane. Purtroppo non riuscì a vedere i virus al microscopio, ma comprese la loro esistenza e aprì la strada alle scoperte scientifiche dell'avvenire.

lunedì 12 settembre 2016

Il segreto delle parole #47


Buon pomeriggio, Gufetti!
Eccomi tornata con la rubrica sulle etimologie :)
La parola di oggi è... economia!

Questa parola è importante per me perchè oggi è un giorno particolare: mi sono iscritta all'università di Economia e oggi c'era la giornata di benvenuto, dove spiegavano come orientarsi nell'università. Nella presentazione iniziale hanno parlato dell'etimologia della parola economia, che io naturalmente già conoscevo, ma mi ha ricordato che non ve l'avevo ancora proposta e guarda a caso oggi è lunedi...

Ok, mi sto dilungando troppo, ecco l'etimologia: dal greco oikos, cioè "casa" e nomos, cioè "legge", quindi legge della casa.
Le leggi sono importanti, perchè senza di esse non c'è ordine nè giustizia. Dunque l'economia svolge un ruolo fondamentale nella vita dell'uomo e quindi nella società, ma essa (e soprattutto ciò che ne deriva, come le tasse) viene vista con odio quando le leggi diventano più importanti della "casa".

Vi è piaciuta questa parola?

sabato 10 settembre 2016

Wish List


In queste vacanze estive mi è venuta voglia di leggere Stefano Benni (infatti ho letto Cari mostri, che recensirò a breve). Pertanto alla WL si aggiunge un libro che quando ho comprato Cari mostri volevo tanto comprare, cioè Margherita Dolcevita.
Trama:
Margherita Dolcevita è una ragazzina allegra, intelligente e appena sovrappeso, con un cuore che di tanto in tanto perde un colpo. Vive con la famiglia fra città e campagna. Un giorno, davanti alla sua casa, spunta, come un fungo, un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del "nuovo", della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo, nessuno rimane immune. E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s'addensa la nube di misteriose ritorsioni.

Cosa ne pensate, Gufetti? Lo conoscete? L'avete già letto?

venerdì 9 settembre 2016

Pensieri e Parole

Image and video hosting by TinyPic
Rubrica a cadenza settimanale nella quale condivido con voi i miei pensieri su una citazione.
Infatti io amo le citazioni, poichè racchiudono te stessa in un particolare momento della tua vita.
Commentate anche voi condividendo le vostre riflessioni!

Il senso della vita è trovare il vostro dono. Lo scopo della vita é regalarlo.
-Pablo Picasso
Mi piace riflettere sul dono, perché lo ritengo una delle cose più belle che esistano.
La frase di Picasso mi ricorda sia un libro, che ho recensito recentemente, Il mondo dell'altrove di Sabrina Biancu, sia il film Winter Tale.
Nel libro vediamo delle persone che fanno dono di sé e delle proprie doti agli altri, mentre ciò che muove il film é la ricerca del protagonista della persona alla quale deve dare il suo dono. Infatti nel film ogni persona ha un dono per un altro e deve scoprire sia quel dono é sia quale sia la persona a cui deve donarlo. Ovviamente ci sono i nemici, che impediscono al protagonista di realizzare il suo dono.
Credo quindi che la frase di Picasso sintetizzi bene la trama di "Winter Tale".
L'altro pensiero che mi viene in mente con questa frase è un ricordo di circa 5 anni fa, forse di più. Ero al centro estivo e gli animatori hanno regalato a tutti i bambini un sacchettino con delle caramelle e con un biglietto, che diceva: "Ognuno ha un dono ed é un dono per un altro". L'idea l'avevo trovata carinissima e mi ero commossa perché non c'era nessun motivo logico per il quale dovessero regalarci le caramelle e il collegare un dono "virtuale" a uno reale mi aveva colpito.
In definitiva, la gratuità del dono e la possibilità di poter far del bene o far felice a un altro sono i motivi per cui il dono mi piace così tanto.
Voi, Gufetti, cosa ne pensate?

giovedì 8 settembre 2016

Booktrack #26

Booktrack è una rubrica a cadenza mensile, ideata dai blog Dreaming Wonderland e Libri per vivere.
 Un blog al mese sceglie una canzone che ama, illustrandone testo o traduzione (quando serve) ed entrambi devono identificare un libro con la determinata canzone spiegandone i motivi.

Buongiorno, Gufetti del Bosco Libroso!
Questa rubrica torna  dopo la mia pausa d'agosto (Ika è bravissima, riesce a fare tutto ><)
La canzone è stata scelta da me, si tratta di Voce di Nesli.


Questa canzone a Ika ricorda...



E' stato davvero complicato trovare un libro, ma leggendo con attenzione, ho subito scoperto che il testo era perfetto per una storia, quella di Afterlife di Claudia Gray. Perchè?
Perchè Lucas e Bianca sono creature completamente diverse, non solo nel carattere, ma soprattutto nella forma. Eppure hanno deciso di lottare, si sono scelti e vogliono portare avanti il loro amore, al di là di tutto, al di là di tutti. Ed è proprio questo il messaggio che ho percepito leggendo il testo della canzone. Una voglia di fare tutto quello che è possibile e non solo per poter stare con la persona che si ama, con l'anima gemella, altrimenti la vita non sarà più la stessa, loro non saranno più gli stessi.

Questa canzone a me ricorda...



Cose che nessuno sa di Alessandro D'Avenia.
Le parole del testo mi suggeriscono una storia d'amore che guarda avanti verso il futuro, una storia che i due innamorati si augurano che duri a lungo. 
Margherita e Giulio sono giovani, lei ha appena iniziato la prima superiore e, poiché il padre l'ha abbandonata, cerca una solida figura maschile nella sua vita, che si presenta piena di incertezze per l'inizio di un nuovo cammino, quale quello delle superiori.
Cuore di cemento invece è una perfetta descrizione per Giulio, che vuole mostrarsi sempre un duro, ma con Margherita é capace di inaudita dolcezza e tenerezza.
Ecco il testo con le parti sottolineate che mi hanno fatto pensare al libro:

Arriverà la luce tanta luce 
Ma solo se saremo uniti da una voce 
Che grida il nome forte e chiaro 
Così lo sentirà anche chi è lontano 
Perchè siamo speciali l'uno per l'altro 
Allora Allora diglielo a chi hai scelto al tuo fianco 
Perchè il tempo non ci aspetterà nemmeno un'ora 
Ci spezzerà se saremo soli 
E voli via in un altro cielo 
Ma ti prego non dimenticare 
Quello che di più vero ci lega in questa vita 
L'ho scritto in un foglio di carta a matita 
E i giorni l'anno cancellato 

E noi.. 
Siamo noi davvero 
Senza la maschera senza paura 
Le mani che stringono cosa 
Le mani che stringono il cielo 
Verso l'altro verso il mondo intero 

Saranno fiamme saranno fuoco 
Quelle parole 
Non posso dormire, chiudere gli occhi 
Per sognare non serve 
Per vedere le cose belle e raccontarle 
E' l'essenza che resta 
Di te della nostra esistenza 
Dentro 
Lascio l'amore al centro 
Di questo cuore di cemento 
Con me le persone che ho scelto 
Lasceremo pezzi di noi come schegge 
In questo buio di luce nel tempo 
Il giorno è qui sempre davanti 
Sempre nei gesti degli altri 
Nei gesti degli altri 

E noi.. 
Siamo noi davvero 
Senza la maschera senza paura 
Le mani che stringono cosa 
Le mani che stringono il cielo 
Verso l'altro verso il mondo intero 

E il viaggio non finisce mai 
Quanti corpi sarai 
Quante vite vedrai 
Per non dimenticare mai 
Vedere cambiare tutto 
Tutto quanto al di la del mare 
Questo tempo mi appartiene 
Perchè il bene genera bene

QUI il post di Ika, fateci sapere cosa ne pensate e quali libri avreste collegato alla canzone (questa rubrica ha senso se partecipate anche voi lettori) :)

mercoledì 7 settembre 2016

WWW Wednesday #63


Per partecipare basta rispondere a queste domande: 
-Cosa sto leggendo?
-Cosa ho appena finito di leggere?
-Cosa leggerò?


Cosa sto leggendo?
Ho iniziato proprio oggi Chimica della vita e microscopio- Pasteur e la microbiologia di Giorgio Cosmacini. Potrebbe sembrare una scelta singolare, ma ho deciso di leggerlo perchè quest'estate ho assistito a una conferenza dell'autore sul vizio capitale della gola nell'ambito della festa della filosofia, che si è svolta a Milano. Ho trovato le parole del professor Cosmacini molto interessanti e per questo ho comprato questo suo libro, che vendeva quel giorno. Non penso che lo recensirò, ma vi farò sapere cosa ne penso.





Cosa ho appena finito di leggere?
Il complesso di Telemaco di Massimo Recalcati, che mi ha coinvolto moltissimo e mi è piaciuto un sacco. Si tratta di un saggio che analizza il rapporto padre-figlio e, dopo aver scelto questa traccia al tema di maturità (nel quale, tra l'altro, ho parlato anche di Telemaco), non potevo non leggerlo!








Cosa leggerò?
Non so se dopo il libro di Cosmacini avrò voglia di buttarmi su qualcosa di leggero o no, quindi o leggerò un romanzo oppure Dell'Essere e del nulla un'antologia su Parmenide, facente parte di un'interessante collana di Albo Versorio dove un filosofo contemporaneo parla di uno del passato.








E voi, Gufetti?

martedì 6 settembre 2016

Il compleanno di Camilleri e il mio ritorno...

Buon pomeriggio a tutti voi, Gufetti!
Sono tornata dalle vacanze e estive e posso riprendere ad occuparmi del blog :) In realtà avrei voluto programmare i post, ma alla fine. come ogni anno non ce l'ho fatta, ma penso che per la maggior parte delle rubriche non avrei potuto (ad es. WWW Wednesday, Teaser Tuesday) perchè mica vedo il futuro!

Oggi è un giorno particolare: sia perchè uno dei mei scrittori preferiti, cioè Andrea Camilleri, compie 91 anni, sia perchè è il mio onomastico. Tanti auguri a lui e a me!
Per festeggiare me e lui, mangio una bella macedonia col gelato :P

Ci vediamo presto con le solite rubriche e con una carrellata di nuove recensioni ;)