venerdì 26 dicembre 2014

Recensione: Elettra


Titolo: Elettra 
Autore: Sofocle
Casa Editrice: Rizzoli
Anno di pubblicazione (o meglio, prima messa in scena): tra il 420 e il 410 a.C.
Lingua originale: greco antico
Riconoscimenti:
Data di lettura: 12 dicembre 2014
Trama:  Elettra vive a Micene, parecchio tempo dopo che  la madre Clitemnestra ha ucciso il padre Agamennone. Ora Clitemnestra ha un nuovo uomo, Egisto, che costringe Elettra a una vita da schiava. Per questo Elettra cova un grande odio nei confronti della madre e non vede l'ora che arrivi il fratello Oreste, da lei allontanato quando era bambino per sottrarlo alle grinfie della madre, affinché vendichi la morte del padre.
Recensione: Due anni fa ho letto Antigone di Sofocle e mi sono innamorata di quella tragedia, che tuttora è tra i miei libri preferiti. Poiché per scuola dovevo leggere una tragedia di Sofocle a scelta e, per quanto mi piacesse Antigone, volevo leggere qualcosa di nuovo, così ho scelto l'Elettra, poiché la prof. aveva detto che il carattere di Elettra era simile a quello di Antigone.
In effetti sono simili poiché entrambe sono molto risolute nella loro decisione e agiscono entrambe secondo ciò che per loro è giusto e sono in contrasto con un altro personaggio che persegue un'altra idea di giustizia. D'altra parte il contrasto tra il pensare dell'eroe  e quello della collettività è tipico delle tragedie sofoclee, in cui l'eroe é solo sia perché a causa del suo modo di pensare é isolato dalla comunità sia perché non comprende il destino che gli dei gli hanno assegnato.
Sofocle analizza molto bene la psicologia femminile, infatti Elettra è alimentata dall'odio nei confronti della madre, che ritiene ignobile, e dalla vendetta, sentimenti che la distruggono, ma la mantengono anche in vita.
E questa la grande differenza tra Elettra e Antigone, infatti la prima dice che la sua natura è malvagia, poiché è figlia di una tale madre, quale Clitemnestra, che ha ucciso il marito, e quindi è fatta per odiare, mentre Antigone dice "non sono fatta per odiare insieme, ma per amare insieme". È anche per questo motivo amo alla follia Antigone e leggermente di meno Elettra.
Nel complesso ho amato molto questa tragedia per il carattere di Elettra e la sua volontà indomita, che è la sua grandezza tragica.
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