domenica 11 dicembre 2016

In my mailbox #3

Buongiorno, Gufetti del Bosco Libroso e buona domenica!
Oggi vi propongo una rubrica a cadenza casuale, con la quale vi mostro le mie entrate libresche.
Settimana scorsa ho acquistato 4 libri usati al mercatino dei libro usati del mio paese, ossia:
-Il cimitero di Praga di Umberto Eco
-Umiliati e Offesi di Fedor Dostoevskij
-Storie strane di Gianni Biondillo
-Gente di Dublino di James Joyce
Inoltre un'amica mi ha prestato Vedrai, la neve ti piacerà di Maria Grazia Cerrai, un libro che parla anche della storia del mio paese negli anni '50, alla quale sono interessata.

E voi, Gufetti? Quali libri si sono aggiunti alla vostra libreria?

giovedì 8 dicembre 2016

Booktrack #28- Sogna, ragazzo sogna

Booktrack è una rubrica a cadenza mensile, ideata dai blog Dreaming Wonderland e Libri per vivere.
 Un blog al mese sceglie una canzone che ama, illustrandone testo o traduzione (quando serve) ed entrambi devono identificare un libro con la determinata canzone spiegandone i motivi.

Buona sera, Gufetti del Bosco Libroso!
Purtroppo il mio PC continua a impallarsi e fare un post é praticamente impossibile, quindi vi scrivo dal telefono, sperando di riuscire a usare un pc decente nei giorni successivi per modificarlo :/
Come ogni mese, eccomi con la rubrica con Ika :)

La canzone di questo mese è stata scelta da me, si tratta di Sogna, ragazzo sogna di Roberto Vecchioni. L'ho scoperta quando mia madre l'ha dedicata ai suoi alunni di quinta elementare e me ne sono innamorata perché è un invito ad andare incontro al proprio destino e vivere la propria vita autenticamente. Questo messaggio era molto sentito da me quando leggevo la canzone e lo è anche ora perché mi interrogo su quale sarà la destinazione delle mie scelte e della mia vita. Ma ora basta parlare, altrimenti vi racconto tutto qui...

Questa canzone a Ika ricorda...
Ero indecisa mentre leggevo il testo della canzone (che è davvero bello!) tra due libri, ma, col senno di poi, mi sono dovuta per forza decidere, no? E la mia scelta è ricaduta su Miss Charity di Marie-Aude Murail. Come avrete potuto leggere, la canzone parla della voglia di lottare, di farcela, di raggiungere un obiettivo lottando contro tutto e tutti quelli che ci remano contro, pensandoci troppo deboli o con sogni troppo grandi rispetto a ciò che sia realistico. E ho trovato una similarità con la piccola protagonista del romanzo, che vuole fare dei disegni e delle storie il suo lavoro, a discapito di ciò che le persone hanno da dire, hanno da pensare. Immaginavo una voce che gli dicesse tutto ciò, anche se non ce n'era bisogno, data la sua determinazione! La forza e il coraggio della protagonista le ho ritrovate nel testo dalla canzone ed ecco spiegata la mia scelta.
Questa canzone a me ricorda...
L'intera canzone mi ha fatto pensare a un libro che ho letto recentemente: L'arte di essere fragili di Alessandro D'Avenia, infatti il messaggio é lo stesso: é un'esortazione ad andare incontro al proprio destino e a sceglierlo e crearlo senza paura e senza condizionamenti perché i grandi "ti diranno parole rosse come il sangue e nere come la notte" e che "quelli come te perderanno sempre", ma il ragazzo non se ne deve curare e deve fare la scelta che gli permetta di realizzarsi, anche se agli occhi di tutti
sembra un sogno impossibile da realizzarsi. Quindi sogna, ragazzo, sogna...
"L'arte di essere fragili" è un epistolario dello scrittore al suo poeta preferito, Leopardi e in questa canzone fin a dalle prime strofe c'è un adulto (tra l'altro Vecchioni é un professore proprio come D'Avenia) che fa riferimento ai poeti, che devono essere un esempio per il ragazzo. Anche D'Avenia propone Leopardi come un modello, che insegna a tutti (ma soprattutto ai ragazzi, infatti all'adolescenza é dedicata la maggior parte del libro) l'arte di essere fragili, infatti il sottotitolo del libro è: "Come Leopardi può salvarti la vita".

Ecco il testo con le parti che mi hanno fatto pensare di più al libro che ho scelto (anche se avrei dovuto evidenziare tutta la canzone!):
E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti
Che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti
Che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l'amore, ragazzo
Ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno
A volte c'è qualcuno che deve vederlo
Sogna, ragazzo sogna
Quando sale il vento
Nelle vie del cuore
Quando un uomo vive
Per le sue parole
O non vive più
Sogna, ragazzo sogna
Non lasciarlo solo contro questo mondo
Non lasciarlo andare sogna fino in fondo
Fallo pure tu
Sogna, ragazzo sogna
Quando cade il vento ma non è finita
Quando muore un uomo per la stessa vita
Che sognavi tu
Sogna, ragazzo sogna
Non cambiare un verso della tua canzone
Non lasciare un treno fermo alla stazione
Non fermarti tu
Lasciali dire che al mondo
Quelli come te perderanno sempre
Perchè hai già vinto, lo giuro
E non ti possono fare più niente
Passa ogni tanto la mano
Su un viso di donna, passaci le dita
Nessun regno è più grande
Di questa piccola cosa che è la vita
E la vita è così forte
Che attraversa i muri per farsi vedere
La vita è così vera
Che sembra impossibile doverla lasciare
La vita è così grande
Che quando sarai sul punto di morire
Pianterai un ulivo
Convinto ancora di vederlo fiorire
Sogna, ragazzo sogna
Quando lei si volta
Quando lei non torna
Quando il solo passo
Che fermava il cuore
Non lo senti più
Sogna, ragazzo, sogna
Passeranno i giorni
Passerrà l'amore
Passeran le notti
Finirà il dolore
Sarai sempre tu
Sogna, ragazzo sogna
Piccolo ragazzo
Nella mia memoria
Tante volte tanti
Dentro questa storia
Non vi conto più
Sogna, ragazzo, sogna
Ti ho lasciato un foglio
Sulla scrivania
Manca solo un verso
A quella poesia
Puoi finirla tu
QUI il post di Ika, alla prossima!

venerdì 2 dicembre 2016

Slice of life #60

Rubrica a cadenza settimanale nella quale parlerò di ciò che mi è successo durante la settimana attraverso alcune parole.

Buon pomeriggio, Gufetti!
Ultimamente non riesco a essere presente perché non riesco a organizzarmi con i tempi e in più il mio computer mi sta lasciando...
Comunque sia, ecco le parole della settimana:
Pienezza: Lo scorso sabato avevo intenzione di fare la volontaria pet colletta alimentare (oltre a fare naturalmente la spesa per la colletta alimentare). È un'iniziativa che mi rende sempre molto felice e piena e per questo ci tenevo a farla. La cosa che mi ha fatto sentire ancora più piena é stato il fatto che ho dedicato tutto il mio weekend agli altri. Infatti in mattinata ho aiutato mia madre a preparare la casa per l'arrivo dei miei parenti, dopo aver fatto la colletta sono tornata a casa e ho passato il tardo pomeriggio con i miei parenti, dopodiché ho accompagnato mia nonna a messa. Domenica al mattino ho fatto la camera-womam per alcuni amici che hanno un canale su YouTube, dopo pranzo sono andata a prendere in macchina mio fratello, che era da una amica e finalmente ho iniziato a studiare. Dopo cena mio fratello mi chiede se posso interrogarlo e quindi abbandono definitivamente l'idea di studiare per aiutarlo.
Sono cose semplici, che magari faccio sempre, ma non così "concentrate" e in generale, anche se non ho studiato come avrei dovuto, ho provato felicità e una piacevole pienezza.
Inquietudine: Ultimamente sono inquieta perché non riesco a capire come organizzare il mio tempo, se lo organizzo bene... Da un lato vorrei che il tempo volesse perché voglio avere riscontri di ciò che faccio, ma dall'altro vorrei avere più tempo.
E voi? Quali sono le vostre emozioni della settimana?

martedì 8 novembre 2016

Il segreto delle parole- Adolescente


Buon pomeriggio, Gufetti!
Torno dopo un mese di pausa, dovuta al fatto che dovevo ambientarmi all'università, capire come studiare e come organizzarmi il tempo.
La parola che vi propongo oggi è adolescente, che ha un'etimologia strettamente connessa a quella della parola alunno, che ho pubblicato ben due anni fa (aiuto, come passa il tempo!).
Adolescente deriva dal latino ad (moto a luogo) + alo (nutrire). Adolescente è il participio presente alo, dunque si potrebbe tradurre come "colui che si nutre".
Il prefisso ad però indica tensione verso qualcosa, dunque questo nutrimento è finalizzato a qualcosa: la realizzazione del giovane nell'adulto, che è colui che si è nutrito (adultus è participiuo passato) e quindi si è realizzato, si è completato.
L'adolescenza è dunque l'età che tende verso la completezza e la pienezza dell'individuo. 
Adolescenza come età della completezza e della pienezza è ricordato spesso anche da Alessandro D'Avenia, che associa a questa parola anche la parola greca olos, che significa "tutto intero" (questa radice oggi rimane solo nell'aggettivo olistico, che designa le cure olistiche).
Integrità, completezza e pienezza sono ciò a cui tendono gli adolescenti. 
Questo mi ricorda una frase di Calvino: "Uno si sente spesso incompleto e invece è solo giovane."
Per me, niente di più vero.

Booktrack #27

Booktrack è una rubrica a cadenza mensile, ideata dai blog Dreaming Wonderland e Libri per vivere.
 Un blog al mese sceglie una canzone che ama, illustrandone testo o traduzione (quando serve) ed entrambi devono identificare un libro con la determinata canzone spiegandone i motivi.

Buongiorno, Gufetti del Bosco Libroso!
Eccomi con la rubrica che condivido con la cara (e paziente!) Ika, che purtroppo il mese scorso mi sono dimenticata di pubblicare... questa università mi sconvolge XD
La canzone è stata scelta da Ika, si tratta di Good grief dei Bastille.



Questa canzone a Ika ricorda...



Appena ho letto il testo della canzone mi è venuto in mente un solo libro (poi ripensandoci, altri libri ce ne sarebbero e anche tanti!), ovvero Voglio vivere prima di morire di Jenny Downham. Non ho pensato al punto di vista della protagonista, ma a quello di Adam, che la incontra, che impara ad amare Tessa, e che sa che forse, anzi molto probabilmente, dovrà sapere come vivere senza lei, come andare avanti con tutti i ricordi, con tutto ciò che ha condiviso con lei. E' difficile riuscire a farlo, perchè è dura soprattutto per chi rimane, non per chi va via. Ma anche se sa che sarà così, che il tempo rimastole è poco, si rende conto che deve vivere quei momenti che ancora hanno, viverli al pieno delle possibilità, proprio come dice il testo della canzone.

Questa canzone a me ricorda...

Ho avuto difficoltà ad associare un libro a questa canzone perché non veniva in mente nessuna relazione forte con conseguente perdita e poiché non è una rarità nei libri, mi sembrava anche strano.
Alla fine ho associato Cime tempestose di Emily Bronte, anche se non so quanto sia azzeccato.
Ho pensato a questo libro perché per Heatcliff la perdita di Catherine é importante e molto forte, tant'è che lo spinge a mettere in atto una serie di meccanismi di vendetta nei confronti dell'uomo che l'ha sposata al posto suo. Inoltre si può dire che Heatcliff perda Catherine tre volte: la prima é quando lui crede che lei non lo voglia per le sue umili origini e scappa, la seconda é quando effettivamente Catherine sposa un altro, mentre la terza volta è quando Catherine muore.

Prima di un Heatcliff rancoroso e vendicativo, penso a un Heatcliff solo e triste, come il protagonista della canzone, che nasconde la faccia tra le mani in preda alla disperazione.

Ecco il testo e la traduzione, con le parti sottolineate che mi hanno fatto pensare al libro :)
Testo:
So, what would you little maniacs like to do first?

Watching through my fingers
Watching through my fingers

Shut my eyes and count to ten
It goes in one ear out the other
One ear out the other
Burning bright right till the end
Now you’ll be missing from the photographs
Missing from the photographs


Watching through my fingers…
Watching through my fingers…

In my thoughts you’re far away and you are whistling a melody
Whistling a melody
Crystallizing clear as day, oh I can picture you so easily
Picture you so easily

What’s gonna be left of the world if you’re not in it
What’s gonna be left of the world oh

Every minute and every hour
I miss you, I miss you, I miss you more!
Every stumble and each misfire
I miss you, I miss you, I miss you more!

Watching through my fingers
Watching through my fingers

Caught off guard by your favorite song
I’ll be dancing at a funeral, dancing at a funeral
Sleeping in the clothes you love
It’s such a shame we had to see them burn
Shame we had to see them burn

What’s gonna be left of the world if you’re not in it
What’s gonna be left of the world oh

Every minute and every hour
I miss you, I miss you, I miss you more
Every stumble and each misfire
I miss you, I miss you, I miss you more

You might have to excuse me
I’ve lost control of all my senses
And you might have to excuse me
I’ve lost control of all my words
So get drunk, call me a fool, put me in my place, put me in my place
Pick me up, up off the floor, put me in my place, put me in my place

Every minute and every hour
I miss you, I miss you, I miss you more
Every stumble and each misfire
I miss you, I miss you, I miss you more
Watching through my fingers, watching through my fingers
Cause every minute and every hour

I miss you, I miss you, I miss you more…

Traduzione:
Allora, cosa vorreste iniziare a fare voi piccoli maniaci?
Guardo attraverso le dita, guardo attraverso le dita
Chiudo gli occhi e conto fino a dieci
Entra in un orecchio ed esce dall’altro, da un orecchio all’altro
Bruciando splendente fino alla fine
Ora non ci sarai più nelle fotografie, non ci sarai più nelle fotografie

Guardo attraverso le dita, guardo attraverso le dita
Nei miei pensieri sei lontana
E stai fischiettando la melodia, fischiettando la melodia
Ti cristallizzi chiara come la luce del giorno
Oh riesco ad immaginarti così facilmente, ti immagino così facilmente

Che cosa rimarrà del mondo se tu non ci sei più?
Che cosa rimarrà del mondo, oh

Ogni minuto ed ogni ora
Mi manchi, mi manchi, mi manchi di più
Ad ogni passo falso e ad ogni fiasco
Mi manchi, mi manchi, mi manchi di più

Guardo attraverso le dita, guardo attraverso le dita
La tua canzone preferita mi coglie alla sprovvista
Oh ballerò ad un funerale, ballerò ad un funerale
Dormire con addosso i vestiti che ti piacciono
È un vero peccato che abbiamo dovuto vederli bruciare, è un peccato che abbiamo dovuto vederli bruciare

Che cosa rimarrà del mondo se tu non ci sei più?
Che cosa rimarrà del mondo, oh

Ogni minuto ed ogni ora
Mi manchi, mi manchi, mi manchi di più
Ad ogni passo falso e ad ogni fiasco
Mi manchi, mi manchi, mi manchi di più

Se vuoi essere un animale da festa, devi imparare a vivere nella giungla
Ora la smetti di preoccuparti e vai a vestirti

Forse devi scusarmi
Ho perso il controllo di tutti i miei sensi
E forse devi scusarmi
Ho perso il controllo di tutte le mie parole
Allora ubriacati, dammi dello scemo
Dammi una lezione, dammi una lezione
Tirami su, fammi alzare dal pavimento
Dammi una lezione, dammi una lezione

Ogni minuto ed ogni ora
Mi manchi, mi manchi, mi manchi di più
Ad ogni passo falso e ad ogni fiasco
Mi manchi, mi manchi, mi manchi di più

Guardo attraverso le dita, guardo attraverso le dita
Perché ogni minuto ed ogni ora
Mi manchi, mi manchi, mi manchi di più

Voi quale libro avreste associato? (vi prego, ditemi qualche libro perchè mi sono sentita stordita per non aver trovato un libro che parlasse della fine di una storia d'amore XP)
Vi piacciono le nostre scelte?
QUI il post di Ika, alla prossima!

domenica 2 ottobre 2016

Tag: Autunno nei libri

Buongiorno e buona domenica a tutti o Gufetti del Bosco Libroso!
Il bosco si è tinto di arancione, rosso e marrone... è arrivato l'autunno!
Per questo ho deciso di creare un tag autunnale, ispirandomi a un'idea dei musei di cercare un dipinto con l'uva e usare un hashtag per condividerlo.
Io vi propongo di trovare almeno un libro che abbia nel titolo la parola autunno o che abbia una copertina autunnale :)

Inizio io e scelgo Flox sorride in autunno di Elisabetta Gnone, che ha la parola autunno nel titolo, ma ha anche una copertina autunnale.



Regole:
1) Ringraziare chi vi ha taggato
2) Citare la creatrice del tag
3) Taggare almeno 5 persone

Questo è il banner: 


Io taggo:
Sentieri di neve rossa
Ombre Angeliche
Never Say Book
Hay Lin bau bau
Dreaming wonderland
Flower Stardust

Ovviamente anche chi non ho taggato può liberamente farlo :)
A presto!

domenica 18 settembre 2016

Compleblog+giveaway di Ombre Angeliche

Buona domenica a tutti i Gufetti del Bosco!
Tra poco approfitterò del sole per andare a correre, ma prima voglio portarvi  conoscenza del giveaway per i 6 anni del blog Ombre Angeliche.
Qui sotto i bellissimi premi.

Mi raccomando, partecipate al giveaway e soprattutto, seguite il blog di Rowan, che è fantastico!

Recensione: Numero Zero


Titolo: Numero Zero 
Autore: Umberto Eco
Casa editrice: Bompiani
Anno di pubblicazione: 2015
Data di lettura: 15 settembre 2016
Lingua originale: italiano
Riconoscimenti: //
Trama: La storia ruota attorno al progetto di un giornale, "Domani", che non uscirà mai, ma nessuno dei redattori, ad eccezione di Colonna, lo sa. Il giornale é voluto dal potente Commendatore Vimercate, che vuole usarlo come ricatto per essere ammesso in luoghi esclusivi. Simei, incaricato di sovrintendere a questo progetto, recluta i più disperati tra i giornalisti e li mette all'opera per creare notizie.
Citazione
"Ma i giornali seguono le tendenze della gente o le creano?" 
"Tutte e due le cose, signorina Fresia."
Recensione:
Premettendo che Umberto Eco é uno dei miei scrittori preferiti e ho letto diversi suoi libri, sia romanzi sia saggi, questo libro mi ha un po' deluso. È scritto bene, ma la trama mi ricorda troppo quella di un altro suo romanzo: Il pendolo di Focoult.
Infatti in entrambi i libri i protagonisti sono dei giornalisti di "giornalacci", c'è sempre un complotto e i giornalisti rischiano la vita perché si sono impiccati in affari che non dovevano essere scoperte. Nel caso del Pendolo di Focoult si tratta dei Templari, qui della pseudo morte di Mussolini, ma il succo é lo stesso.
Considerando che questo è l'ultimo romanzo prima della sua morte, sono dispiaciuta...

Veniamo a ciò che ho apprezzato del libro: il sarcasmo col quale mette alla berlina un modo "sporco" di fare giornalismo, che però si adatta a un pubblico che si sta sempre più appiattendo culturalmente e che è pronto a cedere alla prima cavolata che legge, oggi giorno non tanto sui giornali, ma sui social network  (ed è ancora peggio!). 

La storia è ambientata nel 1992, quindi Eco vuole far vedere come alcuni aspetti, che caratterizzano la società di oggi, si potevano intravedere già nel 1992.

La voce narrante è Colonna, cinquantenne, ghostwriter fallito, che viene coinvolto da una sua vecchia conoscenza,  Simei, a partecipare al progetto di un giornale "Domani", finalizzato segretamente alla pubblicazione di un libro scritto da Colonna, ma pubblicato con il nome del finanziatore di "Domani". Stringe amicizia con due redattori in particolare: Maia e Braggadocio e si fa coinvolgere dalla tesi complottista di quest'ultimo. Probabilmente è il personaggio più normale del romanzo e quello in cui è più facile impersonarsi.
Maia é l'unica donna della redazione, ha 30 anni e ha sempre lavorato nel campo del gossip. Spera che con "Domani" tutto possa cambiare, ma si accorge presto che non è così. Ha delle idee brillanti, che non vengono accolte ed è spesso immersa nel suo mondo, motivo per cui Colonna si innamora di lei. La loro storia d'amore é stata davvero una lettura piacevole, una pausa nella macchina inarrestabile di complotti (nonché una novità, rispetto al Pendolo di Focoult).
Il redattore Braggadocio  (il nome ironicamente allude alla sua millanteria) é un complottista, che crede che Mussolini non sia morto, ma sia stato fatto scappare in Argentina dagli Alleati e dal Vaticano, affinché potesse ritornare per scongiurare il pericolo di una rivoluzione comunista in Italia. Al giorno d'oggi ci sono molti complottisti  (vogliamo parlare delle famigerate scie chimiche, che ancora non ho capito cosa sono?), quindi con questo personaggio Eco "denuncia" questo aspetto della società.

Forse questo libro é paragonabile a una grande satira romanzata, tipo il Satyricon di Petronio. Oltre al mettere in luce i vizi e le zone d'ombra della società per far riflettere, scopo di una satira, mi ricorda il Satyricon per le atmosfere, un altro elemento che ho amato di questo ultimo libro di Eco.

La storia infatti si svolge a Milano, città dove vivo e che mi diverto a esplorare, quindi ho apprezzato particolarmente la descrizione di San Bernardino alle Ossa o di alcuni vicoletti, che tagliano la via Torino. A parte questo fattore puramente sentimentale, ho apprezzato anche le descrizioni di questi luoghi allucinate, a metà tra realtà è visione, dove i personaggi si confondono e perdono se stessi, come in un incubo. La descrizione dei luoghi è il motivo per cui questo romanzo non mi ricorda una qualsiasi satira, ma il Satyricon  (certo, il Satyricon é molto più bello, ma de gustibus...).
Via Bagnera, uno dei luoghi dove è ambientato il romanzo.
Foto mia (sì, mi sono divertita ad andare in giro a fotografare i luoghi del libro).
Insomma, diamo a un intellettuale del calibro di Umberto Eco il diritto di fare satira, anche perché è vissuto a lungo e ha studiato quello strano secolo che è stato il Novecento. 
     
Il finale mi ha piacevolmente sorpreso, sia perchè, abituata ormai alle somiglianze col Pendolo di Focoult, non speravo in una conclusione del genere, sia per l'osservazione finale di Maia sull'Italia.

Dopo aver letto il brano di analisi del testo della maturità di quest'anno, che era proprio di Umberto Eco e che parlava dell'interpretazione di un testo, spero di non aver preso fischi per fiaschi xD.
Voto

giovedì 15 settembre 2016

Slice of life #59

Rubrica a cadenza settimanale nella quale parlerò di ciò che mi è successo durante la settimana attraverso alcune parole.

Buona sera, Gufetti del Bosco Libroso!
Ecco le emozioni di questa settimana :)

Emozione: Anche se formalmente l'anno accademico inizierà lunedì prossimo, questa settimana ho avuto il benvenuto alle nuove matricole e i pre-corsi. Ero emozionata e elettrizzata per l'inizio di una nuova esperienza e il primo giorno ero quasi euforica. So che questa stato d'animo non durerà a lungo, ma è piacevole.

Felicità: Sono felice di vedere mia madre di nuovo piena di idee e positiva nei confronti del lavoro. Mi coinvolge nei suoi progetti perchè le piacciono e ci crede e mi entusiasmo anche io.

E voi, Gufetti? Com'è stata la vostra settimana?

martedì 13 settembre 2016

Mini-recensione: Chimica della vita e microscopio


Buona sera, Gufetti del Bosco Libroso!
Alla fine siccome non avevo ancora finito di leggere il libro di Cosmacini Chimica della vita e microscopio - Pasteur e la microbiologia ho preferito finirlo e lasciarvi un mio parere su questo breve saggio, che ho apprezzato.
Non so quanti di voi siano interessati alle scienze e in particolar modo alla biologia, ma il libro non è troppo tecnico (anzi la questione è affrontata da un punto di iusta filosofico) e la mia mini-recensione non lo è affatto.
Innanzi tutto questo libro fa parte di una collana della casa editrice Albo Versorio chiamata "L'idea e lo strumento". Alla base della collana c'è il seguente pensiero: "È nato prima l'uovo o la gallina?": la domanda di senso comune esprime, banalizzandolo, un interrogativo filosofico che percorre la storia delle idee e la storia delle tecniche: é nato prima il concepimento teorico, ideale, o l'esperienza pratica, fattuale e strumentale?"
Ogni libro di questa collana analizza un personaggio della storia della scienza, in questo caso Pasteur, per cercare di rispondere a questa domanda. Per questo per me si è configurata come una piacevole lettura e sono giunta alla conclusione che un uomo trova sempre uno strumento per dare prova della sua idea. Così ha fatto Pasteur, che si è servito del microscopio per indagare alcuni fenomeni della vita quotidiana, come l'inacidimento del burro o del vino, scoprendo l'esistenza di microrganismi, i batteri, e successivamente trovando il modo di debellarli e ipotizzando che un fenomeno simile potesse accadere per le malattie umane. Purtroppo non riuscì a vedere i virus al microscopio, ma comprese la loro esistenza e aprì la strada alle scoperte scientifiche dell'avvenire.

lunedì 12 settembre 2016

Il segreto delle parole #47


Buon pomeriggio, Gufetti!
Eccomi tornata con la rubrica sulle etimologie :)
La parola di oggi è... economia!

Questa parola è importante per me perchè oggi è un giorno particolare: mi sono iscritta all'università di Economia e oggi c'era la giornata di benvenuto, dove spiegavano come orientarsi nell'università. Nella presentazione iniziale hanno parlato dell'etimologia della parola economia, che io naturalmente già conoscevo, ma mi ha ricordato che non ve l'avevo ancora proposta e guarda a caso oggi è lunedi...

Ok, mi sto dilungando troppo, ecco l'etimologia: dal greco oikos, cioè "casa" e nomos, cioè "legge", quindi legge della casa.
Le leggi sono importanti, perchè senza di esse non c'è ordine nè giustizia. Dunque l'economia svolge un ruolo fondamentale nella vita dell'uomo e quindi nella società, ma essa (e soprattutto ciò che ne deriva, come le tasse) viene vista con odio quando le leggi diventano più importanti della "casa".

Vi è piaciuta questa parola?

sabato 10 settembre 2016

Wish List


In queste vacanze estive mi è venuta voglia di leggere Stefano Benni (infatti ho letto Cari mostri, che recensirò a breve). Pertanto alla WL si aggiunge un libro che quando ho comprato Cari mostri volevo tanto comprare, cioè Margherita Dolcevita.
Trama:
Margherita Dolcevita è una ragazzina allegra, intelligente e appena sovrappeso, con un cuore che di tanto in tanto perde un colpo. Vive con la famiglia fra città e campagna. Un giorno, davanti alla sua casa, spunta, come un fungo, un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del "nuovo", della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo, nessuno rimane immune. E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s'addensa la nube di misteriose ritorsioni.

Cosa ne pensate, Gufetti? Lo conoscete? L'avete già letto?

venerdì 9 settembre 2016

Pensieri e Parole

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Rubrica a cadenza settimanale nella quale condivido con voi i miei pensieri su una citazione.
Infatti io amo le citazioni, poichè racchiudono te stessa in un particolare momento della tua vita.
Commentate anche voi condividendo le vostre riflessioni!

Il senso della vita è trovare il vostro dono. Lo scopo della vita é regalarlo.
-Pablo Picasso
Mi piace riflettere sul dono, perché lo ritengo una delle cose più belle che esistano.
La frase di Picasso mi ricorda sia un libro, che ho recensito recentemente, Il mondo dell'altrove di Sabrina Biancu, sia il film Winter Tale.
Nel libro vediamo delle persone che fanno dono di sé e delle proprie doti agli altri, mentre ciò che muove il film é la ricerca del protagonista della persona alla quale deve dare il suo dono. Infatti nel film ogni persona ha un dono per un altro e deve scoprire sia quel dono é sia quale sia la persona a cui deve donarlo. Ovviamente ci sono i nemici, che impediscono al protagonista di realizzare il suo dono.
Credo quindi che la frase di Picasso sintetizzi bene la trama di "Winter Tale".
L'altro pensiero che mi viene in mente con questa frase è un ricordo di circa 5 anni fa, forse di più. Ero al centro estivo e gli animatori hanno regalato a tutti i bambini un sacchettino con delle caramelle e con un biglietto, che diceva: "Ognuno ha un dono ed é un dono per un altro". L'idea l'avevo trovata carinissima e mi ero commossa perché non c'era nessun motivo logico per il quale dovessero regalarci le caramelle e il collegare un dono "virtuale" a uno reale mi aveva colpito.
In definitiva, la gratuità del dono e la possibilità di poter far del bene o far felice a un altro sono i motivi per cui il dono mi piace così tanto.
Voi, Gufetti, cosa ne pensate?

giovedì 8 settembre 2016

Booktrack #26

Booktrack è una rubrica a cadenza mensile, ideata dai blog Dreaming Wonderland e Libri per vivere.
 Un blog al mese sceglie una canzone che ama, illustrandone testo o traduzione (quando serve) ed entrambi devono identificare un libro con la determinata canzone spiegandone i motivi.

Buongiorno, Gufetti del Bosco Libroso!
Questa rubrica torna  dopo la mia pausa d'agosto (Ika è bravissima, riesce a fare tutto ><)
La canzone è stata scelta da me, si tratta di Voce di Nesli.


Questa canzone a Ika ricorda...



E' stato davvero complicato trovare un libro, ma leggendo con attenzione, ho subito scoperto che il testo era perfetto per una storia, quella di Afterlife di Claudia Gray. Perchè?
Perchè Lucas e Bianca sono creature completamente diverse, non solo nel carattere, ma soprattutto nella forma. Eppure hanno deciso di lottare, si sono scelti e vogliono portare avanti il loro amore, al di là di tutto, al di là di tutti. Ed è proprio questo il messaggio che ho percepito leggendo il testo della canzone. Una voglia di fare tutto quello che è possibile e non solo per poter stare con la persona che si ama, con l'anima gemella, altrimenti la vita non sarà più la stessa, loro non saranno più gli stessi.

Questa canzone a me ricorda...



Cose che nessuno sa di Alessandro D'Avenia.
Le parole del testo mi suggeriscono una storia d'amore che guarda avanti verso il futuro, una storia che i due innamorati si augurano che duri a lungo. 
Margherita e Giulio sono giovani, lei ha appena iniziato la prima superiore e, poiché il padre l'ha abbandonata, cerca una solida figura maschile nella sua vita, che si presenta piena di incertezze per l'inizio di un nuovo cammino, quale quello delle superiori.
Cuore di cemento invece è una perfetta descrizione per Giulio, che vuole mostrarsi sempre un duro, ma con Margherita é capace di inaudita dolcezza e tenerezza.
Ecco il testo con le parti sottolineate che mi hanno fatto pensare al libro:

Arriverà la luce tanta luce 
Ma solo se saremo uniti da una voce 
Che grida il nome forte e chiaro 
Così lo sentirà anche chi è lontano 
Perchè siamo speciali l'uno per l'altro 
Allora Allora diglielo a chi hai scelto al tuo fianco 
Perchè il tempo non ci aspetterà nemmeno un'ora 
Ci spezzerà se saremo soli 
E voli via in un altro cielo 
Ma ti prego non dimenticare 
Quello che di più vero ci lega in questa vita 
L'ho scritto in un foglio di carta a matita 
E i giorni l'anno cancellato 

E noi.. 
Siamo noi davvero 
Senza la maschera senza paura 
Le mani che stringono cosa 
Le mani che stringono il cielo 
Verso l'altro verso il mondo intero 

Saranno fiamme saranno fuoco 
Quelle parole 
Non posso dormire, chiudere gli occhi 
Per sognare non serve 
Per vedere le cose belle e raccontarle 
E' l'essenza che resta 
Di te della nostra esistenza 
Dentro 
Lascio l'amore al centro 
Di questo cuore di cemento 
Con me le persone che ho scelto 
Lasceremo pezzi di noi come schegge 
In questo buio di luce nel tempo 
Il giorno è qui sempre davanti 
Sempre nei gesti degli altri 
Nei gesti degli altri 

E noi.. 
Siamo noi davvero 
Senza la maschera senza paura 
Le mani che stringono cosa 
Le mani che stringono il cielo 
Verso l'altro verso il mondo intero 

E il viaggio non finisce mai 
Quanti corpi sarai 
Quante vite vedrai 
Per non dimenticare mai 
Vedere cambiare tutto 
Tutto quanto al di la del mare 
Questo tempo mi appartiene 
Perchè il bene genera bene

QUI il post di Ika, fateci sapere cosa ne pensate e quali libri avreste collegato alla canzone (questa rubrica ha senso se partecipate anche voi lettori) :)

mercoledì 7 settembre 2016

WWW Wednesday #63


Per partecipare basta rispondere a queste domande: 
-Cosa sto leggendo?
-Cosa ho appena finito di leggere?
-Cosa leggerò?


Cosa sto leggendo?
Ho iniziato proprio oggi Chimica della vita e microscopio- Pasteur e la microbiologia di Giorgio Cosmacini. Potrebbe sembrare una scelta singolare, ma ho deciso di leggerlo perchè quest'estate ho assistito a una conferenza dell'autore sul vizio capitale della gola nell'ambito della festa della filosofia, che si è svolta a Milano. Ho trovato le parole del professor Cosmacini molto interessanti e per questo ho comprato questo suo libro, che vendeva quel giorno. Non penso che lo recensirò, ma vi farò sapere cosa ne penso.





Cosa ho appena finito di leggere?
Il complesso di Telemaco di Massimo Recalcati, che mi ha coinvolto moltissimo e mi è piaciuto un sacco. Si tratta di un saggio che analizza il rapporto padre-figlio e, dopo aver scelto questa traccia al tema di maturità (nel quale, tra l'altro, ho parlato anche di Telemaco), non potevo non leggerlo!








Cosa leggerò?
Non so se dopo il libro di Cosmacini avrò voglia di buttarmi su qualcosa di leggero o no, quindi o leggerò un romanzo oppure Dell'Essere e del nulla un'antologia su Parmenide, facente parte di un'interessante collana di Albo Versorio dove un filosofo contemporaneo parla di uno del passato.








E voi, Gufetti?

martedì 6 settembre 2016

Il compleanno di Camilleri e il mio ritorno...

Buon pomeriggio a tutti voi, Gufetti!
Sono tornata dalle vacanze e estive e posso riprendere ad occuparmi del blog :) In realtà avrei voluto programmare i post, ma alla fine. come ogni anno non ce l'ho fatta, ma penso che per la maggior parte delle rubriche non avrei potuto (ad es. WWW Wednesday, Teaser Tuesday) perchè mica vedo il futuro!

Oggi è un giorno particolare: sia perchè uno dei mei scrittori preferiti, cioè Andrea Camilleri, compie 91 anni, sia perchè è il mio onomastico. Tanti auguri a lui e a me!
Per festeggiare me e lui, mangio una bella macedonia col gelato :P

Ci vediamo presto con le solite rubriche e con una carrellata di nuove recensioni ;)

venerdì 15 luglio 2016

Recensione: Il mondo dell'altrove



Titolo: Il mondo dell'altrove
Autrice: Sabrina Biancu
Casa editrice: Del Bucchia
Anno di pubblicazione: 2016
Data di lettura: 14 luglio 2016
Citazione:
Recensione: Cinque racconti legati dalla presenza della fantasia, quel dono che sembra sempre più spesso che solo i bambini abbiano.                        
Eppure questo non è il romanzo fantasy al quale siamo abituati: non ci sono mondi fantastici e creature soprannaturali, bensì uomini immersi nella vita quotidiana. E proprio in questa quotidianità fanno degli incontri "soprannaturali" che li cambiano profondamente.
Elia e Nico, Rosy e l'anatroccolo, Tea, Pietro e l'usignolo, Desideria e Andrè, la donna dal cuore infranto e Irina: uomini nel momento del bisogno e la forza e l'aiuto che trovano in personaggi soprannaturali.
Nel prologo il bambino non vuole crescere perché ha paura di perdere la fantasia; questi racconti dimostrano invece che un adulto é ancora in grado di utilizzare la fantasia e di trovare in essa un valido aiuto. Perché tutti questi personaggi soprannaturali sono proiezioni dei bisogni dell'uomo e allo stesso tempo soluzione. Ma se è una proiezione della soluzione, vuol dire che l'uomo ha dentro di sé la soluzione. 
Mi è piaciuto molto il fatto che tutti gli aiutanti avessero una missione. Questo mi ricorda un film, Winter Tale, dove ogni uomo era un dono per qualcun altro e la missione nella sua vita era quella di realizzare il suo dono per l'altro.
La parte del libro che mi ha convinto meno é l'epilogo, perché se da un lato riprendeva l'inizio e quindi era un'ottima conclusione, dall'altro spiegava troppo.
Il libro comunque mi è piaciuto molto ed è adatto anche il periodo in cui l'ho letto, infatti mi trovo a fare scelte importanti per il mio futuro e sia quanto ho studiato quest'anno sia alcuni libri che ho letto in questo periodo, tra cui questo, mi ricordano quanto sia importante fare una scelta autentica e ultimamente sono ossessionata dal dare autenticità alla mia vita, visto che è proprio ciò che ammiro e amo negli altri.
Inoltre ritengo che in questo periodo storico sia importante che gli adulti conservano il loro animo di bambino: un bambino sa immaginare, un bambino sa sorprendersi, la vita non è un abitudine, non è il solito tran tran, non è frenetica.
Mi sembra che oggi il mondo degli adulti sia troppo frenetico e calcolatore e così si rischia di perdere la fantasia e lo stupore.
Io interpreto così il titolo "Il mondo dell'altrove", un mondo dove molti uomini sanno usare la fantasia anche  sanno stupirsi, anche se l'altrove può essere molto più vicino di quanto sembri.
Ringrazio tantissimo Sabrina per avermi mandato una copia del suo libro, voi Gufetti potete trovarlo qui:
~  Editore Del Bucchia
~ IBS                                                                              
~ Amazon
Voto: ☆☆☆☆

venerdì 8 luglio 2016

Tag: Sotto l'ombrellone

Buon pomeriggio, Gufetti!
Oggi sono molto attiva e vi propongo un tag estivo, nel quale mi ha taggato Lumi del blog Sentieri di neve rossa. Io mi sono divertita a rispondere a queste domande e non vedo l'ora di vedere il mare e, soprattutto, farmi un bagno nell'acqua salata. Con la maturità non sono riuscita nemmeno ad andare in piscina all'aperto oppure in Liguria...



1. A che tipo di mare vai? Sabbia, scogli...? 
Quasi sempre sabbia, ma mi capita di fare gite in giornata in spiagge con gli scogli e questi ultimi sono belli solo per tuffarsi, per il resto sono molto scomodi perché non c’è spazio per stendere l’asciugamano o, se c’è, è molto ridotto.

2. Lido o spiaggia pubblica? 
Spiaggia pubblica e, ancor meglio, spiaggia deserta. Però non riesco a stare molti giorni su una spauggia deserta, nonostante la pace sia bellissima.

3. Con quale mezzo di trasporto arrivi in spiaggia?
Dipende. Abitando a Milano, il mare più vicino è quello ligure, che raggiungo col treno o con la macchina. Quando invece vado nella casa di mia nonna in Calabria, vado al mare anche a piedi.

4. Come ti vesti per andare in spiaggia?
Vestitino leggero da spiaggia, canottiera + pareo, pantaloncini o gonna.

5. Qual è la tua borsa-mare preferita?
Da qualche anno preferisco uno zainetto colorato, soprattutto quando vado a piedi, perché il peso è bilanciato meglio.

6. Le due cose che nella tua borsa-mare non mancano mai.
 Asciugamano e crema.

7. Abbronzante, olio, creme, latte... cosa usi per proteggerti? 
Assolutamente la crema, ho una pelle chiara e se non la proteggo divento un pomodoro. Avendo, per ora, la fortuna di passare un mese e mezzo al mare alla fine delle vacanze mi abbronzo tantissimo… per la mia carnagion! Infatti la gente mi trova sempre bianca e non pensa che io sia stata così tanto tempo al mare…

8. Ascolti musica? Se sì, elenca le prime tre canzoni del tuo i-pod/mp3. 
No, sono quasi sempre insieme ai miei amici, quindi fuori dall’acqua chiacchieriamo o giochiamo a beach volley.

9. Leggi? Riviste, libri, ecc...? 
No, per lo stesso motivo della domanda 8. Se mi capita di essere da sola, preferisco sdraiarmi e immergermi nei miei pensieri.

10.Porti qualche make up con te? Se sì quale?
No, lo trovo inadatto alla situazione e al luogo e assolutamente inutile perché appena entri in acqua si toglie. Senza contare che, se ti metti il fondotinta o la cipria, la pelle non si abbronza.

11.Hai una leggera fame... che mangi?
Al mattino frutta, conservata all’ombra nella borsa frigo, al pomeriggio gelato oppure bevo qualcosa perché so che altrimenti per cena non avrei fame.

12.A che ora vai al mare? 
Al mattino verso le nove e mezza, perché il sole e meno forte, specialmente se sono al mare da pochi giorni. Poi vado anche al pomeriggio, verso le quattro (il sole è meno forte perché in Calabria sono a est) e resto in spiaggia fino alle sette.

13.Ti sei mai scottata o preso qualche eritema solare? 
Si, ma nonostante io abbia la pelle chiara sono poche le volte in cui mi scotto sto molto attenta a proteggermi bene. A volte però il sole è talmente forte che mi frega XD

14.Di che colore è il tuo costume? 
Ne ho un sacco e ogni anno ne compro uno. Proprio ieri ho comprato un bikini bordeaux e azzurro e solitamente indosso costumi dai colori sgargianti oppure azzurri.

15.Che tipo di costume usi? (bikini, due pezzi, intero...) 
Bikini o due pezzi, non sto a guardare quanto sia scoperto. Sicuramente non il costume intero perché non mi abbronzo la pancia.

16.Qual è la cosa più strana che hai visto al mare? 
La prima volta in cui durante una passeggiata ho visto dei bagnanti in topless, mi sono imbarazzata un sacco, anche se non avrei dovuto, visto che loro non si imbarazzavano affatto. Poi è diventata un’abitudine e non mi sono più sentita in imbarazzo, ma la prima volta mi è sembrato davvero strano. Sarà che ero abbastanza piccola e non conoscevo il significato di topless o l’esistenza di spiagge per nudisti.

17.Invece qual è la cosa che ti dà più fastidio? 
La gente che, mentre tu stai per entrare in acqua, si tuffa schizzandoti.

18.Qual è il tuo cartone preferito ispirato al mondo marino?
La Sirenetta ** Ho sempre amato il mare e da bambina stavo in acqua per ore fino a quando non mi diventavano le labbra viola e mia madre mi costringeva a uscire. Inoltre stavo sempre sotto acqua, infatti mia madre aveva imparato a riconoscermi dai piedi XD

Visto che non c'è un numero minimo di persone da taggare (per mia fortuna XD), taggo:
Never Say Book
Flowerstardust
Ombre Angeliche
La quintessenza dei libri
Haylin Bau Bau 

Chi si vuole aggiungere, si aggiunga pure :)

Spero vi divertiate con la freschezza di questo tag (a me è venuta ancora più voglia di andare al mare ><)

Slice of life #58

Rubrica a cadenza settimanale nella quale parlerò di ciò che mi è successo durante la settimana attraverso le emozioni provate.

Buon pomeriggio, Gufetti del Bosco Libroso!
So che il giorno dello Slice of life era ieri, ma purtroppo ieri sono stata presa da mille impegni e non ho avuto tempo di accendere il pc. Siccome ci tenevo alle emozioni di questa settimana, la pubblico oggi, anche perchè -si sarà capito- non ho molta voglia di pubblicare la rubrica del venerdì Pensieri e Parole...

Ansia: Quest'emozione è piuttosto scontata perchè sono pochissimi i maturandi che prima dell'esame non siano in ansia. Infatti l'unica cosa che mi tranquillizzava era l'assoluta normalità della situazione. E' stato strano per me perchè avevo già dato altri esami, magari dove era più difficile che passassi, ma non mi ero mai sentita come giovedì 30, il giorno prima dell'orale. A peggiorare la situazione si sono aggiunti mal di pancia e forte nausea, che quel giorno non mi hanno quasi permesso di studiare.

Preoccupazione: Preoccupazione per non aver avuto tempo di studiare come avrei voluto, ma anche preoccupazione di stare male davanti alla commissione d'esame e dare un'immagine di me che non corrispondesse al vero.

Sollievo: Ovviamente dopo tanta ansia e preoccupazione, il sollievo della fine degli esami, indipendentemente da come siano andati, è impareggiabile.

Empatia: La mia professoressa di italiano del terzo anno delle superiori ha deciso di invitare tutta la mai classe ad un aperitivo a casa sua ieri. Mi ha colpito molto perchè fino all'anno scorso i nostri professori affermavano che noi eravamo una classe poco empatica e solo quest'anno siamo riusciti a essere un po' più empatici. Invece con una professoressa che è stata solo un anno con noi e che inizialmente temevamo moltissimo, siamo riusciti a creare qualcosa, tant'è che lei ha desiderato rivedere solo noi e a casa sua aveva perfino incorniciato la nostra foto di classe **

Booktrack #25

Booktrack è una rubrica a cadenza mensile, ideata dai blog Dreaming Wonderland e Libri per vivere.
 Un blog al mese sceglie una canzone che ama, illustrandone testo o traduzione (quando serve) ed entrambi devono identificare un libro con la determinata canzone spiegandone i motivi.

Buongiorno, Gufetti del Bosco Libroso!
Sono felice di riuscire a pubblicare questa rubrica con Ika perchè temevo di avere ancora gli esami.
La canzone di questo mese è stata scelta da Ika, si tratta di 7 years dei Lukas Graham.



Questa canzone a Ika ricorda...



Solitamente ho il libro in mente mentre leggo il testo, stavolta non è stato così. Quindi, ho dovuto scorrere nella lista dei miei libri letti e questo è stato quello che ho trovato più adatto. Si tratta di Prep di Curtis Sittenfeld.
 Perchè l'ho scelto? Perchè in questo romanzo, forse un po' adolescenziale, ci viene raccontata la storia di Lee Fiora, la vita, in realtà. Mi ha ricordato questo libro perchè, la giovane protagonista, ci narra di se stessa, delle sue passioni, di ciò che sente, ciò che vuole durante le differenti età della sua vita.
Forse non è il più adatto al testo, ma non ho trovato di meglio.

Questa canzone a me ricorda...



La canzone di questo mese mi ha messo un po' in difficoltà perché era l'autobiografia di un cantante e non mi pare di aver letto libri con un cantante come protagonista. Così ho pensato a un romanzi di formazione o a un romanzo dove si assistesse alla vita intera del protagonista e mi è venuto in mente David Copperfield di Charles Dickens.
Quando aveva 7 anni la sua vita cambia perché la madre si risposa con un uomo che lo odia. In un mondo di nemici, l'unica possibilità di salvezza é trovare degli amici, come Traddles.
Attraverso varie disavventure cresce e trova la felicità nella seconda moglie Agnes e nei bambini avuti da lei.

L'altro elemento che mi ha fatto scegliere proprio questo libro è il fatto che David Copperfield é considerato il romanzo più autobiografico di Dickens, quindi da una canzone con un'autobiografia di un cantante a un libro con l'autobiografia dello scrittore.

Ecco il testo e la traduzione con le parti sottolineate che mi hanno fatto pensare al libro:

Once I was seven years old my momma told me
Go make yourself some friends or you’ll be lonely
Once I was seven years old

It was a big big world, but we thought we were bigger
Pushing each other to the limits, we were learning quicker
By eleven smoking herb and drinking burning liquor
Never rich so we were out to make that steady figure

Once I was eleven years old my daddy told me
Go get yourself a wife or you’ll be lonely
Once I was eleven years old

I always had that dream like my daddy before me
So I started writing songs, I started writing stories
Something about that glory just always seemed to bore me
Cause only those I really love will ever really know me

Once I was 20 years old, my story got told
Before the morning sun, when life was lonely
Once I was 20 years old

I only see my goals, I don’t believe in failure
Cause I know the smallest voices, they can make it major
I got my boys with me at least those in favor
And if we don’t meet before I leave, I hope I’ll see you later

Once I was 20 years old, my story got told
I was writing about everything, I saw before me
Once I was 20 years old
Soon we’ll be 30 years old, our songs have been sold
We’ve traveled around the world and we’re still roaming
Soon we’ll be 30 years old

I’m still learning about life
My woman brought children for me
So I can sing them all my songs
And I can tell them stories
Most of my boys are with me
Some are still out seeking glory
And some I had to leave behind
My brother I’m still sorry

Soon I’ll be 60 years old, my daddy got 61
Remember life and then your life becomes a better one
I made a man so happy when I wrote a letter once
I hope my children come and visit, once or twice a month

Soon I’ll be 60 years old, will I think the world is cold
Or will I have a lot of children who can warm me
Soon I’ll be 60 years old
Soon I’ll be 60 years old, will I think the world is cold
Or will I have a lot of children who can hold me
Soon I’ll be 60 years old

Once I was seven years old, my momma told me
Go make yourself some friends or you’ll be lonely
Once I was seven years old

Once I was seven years old

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Quando avevo sette anni, mia mamma mi disse
Vai e fatti degli amici o resterai solo
Quando avevo sette anni

Era un mondo grande grande, ma noi pensavamo di essere più grandi
Spingendoci l’un l’altro fino al limite, imparavamo più velocemente
Fumando erba fino alle undici e bevendo il liquore ardente
Mai ricchi, così eravamo là fuori a fare la figura dei duri

Quando avevo undici anni, mio padre mi disse
Vai e trovati una moglie, o resterai solo
Quando avevo undici anni

Ho sempre avuto quel sogno come mio padre prima di me
Così ho iniziato a scrivere canzoni, ho iniziato a scrivere storie
Qualcosa riguardo quella gloria mi sembrava semplicemente noioso
Perché solo coloro che amo davvero mi conosceranno veramente

Quando avevo vent’anni, la mia storia venne raccontata
Prima del sole del mattino, quando non c’è vita
Quando avevo vent’anni

Vedo solo i miei obiettivi, non credo nel fallimento
Perché so che le voci più piccole possono fare le cose più in grande
Ho avuto i miei amici con me, almeno quelli a favore
E se non ci incontreremo prima che me ne vada, spero di rivedervi più tardi

Quando avevo vent’anni, la mia storia venne raccontata
Stavo scrivendo su tutto quello che vedevo davanti a me
Quando avevo vent’anni
Presto avremo trent’anni, le nostre canzoni sono state vendute
Abbiamo viaggiato in tutto il mondo, e stiamo ancora girovagando
Presto avremo 30 anni

Sto ancora imparando riguardo alla vita
La mia donna ha portato dei bambini per me
Così posso cantare loro tutte le mie canzoni
E posso raccontare loro delle storie
La maggior parte dei miei ragazzi è con me
Alcuni sono ancora là fuori alla ricerca di gloria
E alcuni li ho dovuto lasciare
Fratello mio, mi spiace ancora

Presto avrò 60 anni, mio padre arrivò a 61
Ricordi la vita e poi essa diventa migliore
Ho fatto così felice un uomo quando scrissi una lettera, una volta
Spero che i miei figli vengano a visitarmi, una volta o due volte al mese

Presto avrò 60 anni, penserò che il mondo sarà freddo
Oppure avrò un sacco di bambini che potranno scaldarmi?
Presto avrò 60 anni
Presto avrò 60 anni, penserò che il mondo sarà freddo
Oppure avrò un sacco di bambini che potranno abbracciarmi?
Presto avrò 60 anni

Quando avevo sette anni, mia mamma mi disse
Vai e trovati degli amici o rimarrai solo

Quando avevo sette anni

E voi, Gufetti? Quali libri avreste associato? 
QUI trovate il post di Ika, buona giornata!

mercoledì 6 luglio 2016

Liebster Award 2016


Lumi del blog Sentieri di neve rossa mi ha assegnato questo simpatico premio, al quale rispondo in ritardo a causa della mia assenza.

Ringraziare chi ci ha nominato.
Ringrazio la cara Lumi, che si ricorda di me anche quando non sono presente sul blog ♥

Scrivere qualcosa sul blog che preferite:

Non ho solo un blog preferito, quindi nominarne uno solo mi sembrerebbe fare un torto agli altri. Mi piacciono i blog in cui i blogger riescono a far trasparire anche la loro personalità (pensavo fosse una cosa scontata, ma ho scoperto che non è così).


Rispondere alle 11 domande che ti ha fatto la blogger:

1. Se potessi entreresti nella tana di Totoro o del Bianconiglio? Motiva la tua scelta.
Vergogna su di me e sulla mia mucca, non conosco Totoro, ma entrerei sicuramente nella tana del Bianconiglio perchè sono curiosa e mi piacciono le avventure. Pensate che appena nata non dormivo quasi mai (con grande disperazione di mia madre) perchè ero troppo curiosa del mondo XD

2. Ti piace comprare libri in edicola?
Li compro solamente quando vado in Calabria (cioè ogni estate) perchè nel paese dove trascorro le vacanze non c'è una libreria e l'edicola è molto fornita.

3. Un incipit che sai a memoria. Trascrivilo e riporta titolo e autore.
Aeneadum genetrix hominum divumque voluptas dal De rerum natura di Lucrezio. Significa "madre di Enea, voluttà degli uomini e degli dei" e si riferisce a Venere. E' stato il primo poema di cui ho seriamente imparato la metrica e dire l'incipit mi riempie di gioia, infatti ritengo che Lucrezio sia riuscito nel suo intento del proemio.

4. Hai mai sperato che finisse tutto bene ma sotto sotto facevi il tifo per il cattivo? Va bene sia nel mondo di carta che in quello di celluloide (io ad esempio in Highlander volevo che vincesse Kurgan xD)
Nel film Ex machina io tifavo per Ava perchè volevo che si liberasse, anche se dopo la fine del film ho avuto un ripensamento.

5. Qual è il tuo pokémon preferito? Perchè? Non dire solo per l'aspetto! :P
Il mio Pokemon preferito è Blissey perchè mi sembra "morbidosa" e questo, unito al fatto che è un pokemon infermiera, mi dà un'idea di tenerezza.

6. Come conservavi le foto scattate col cellulare prima di aprire un account Instagram (se ce l'hai)?
Ho Instagram, ma le foto le conservo allo stesso modo di quando non lo avevo, cioè facendo il back-up sul computer.

7. Il tuo pantheon di dei preferito.
Non ho capito se devo scegliere alcuni dei oppure dei di una determinata mitologia. In ogni caso, da brava classicista, amo gli dei della mitologia greca, in particolare Dioniso, perchè è un dio incompreso.

8. Un finale tragico libresco/cinematografico che va bene così com'è, addolcirlo equivaleva ad una forzatura.
Il finale de L'attimo fuggente, quando il professor Keating è costretto ad andarsene. Visti gli altri momenti di tragicità del film, avrei voluto che il professor Keating rimanesse, ma in realtà la sua partenza rende ancora più bello il film.

9. Vinci un biglietto per una meta esotica a tuo piacere che non hai mai visitato. Dove ti piacerebbe andare? Con chi? Cosa porteresti a casa come ricordo? Organizza il tuo viaggio!
Bali, in Indonesia! Avevo fatto una specie di gioco quando ero in una vacanza studio in Scozia: a gruppi dovevamo organizzare un viaggio e il mio gruppo, su mia proposta, aveva scelto Bali. Infatti mi sembra un angolo di Paradiso ** Sarebbe bello andarci col proprio ragazzo, ma dal momento che non sono fidanzata, direi con un gruppo di amici ai quali piace l'avventura, ma non disdegnano nemmeno di rilassarsi sulle bellissime spiagge indonesiane. Al mattino una bella escursione nella foresta e al pomeriggio relax sulla spiaggia. 
Come ricordo io solitamente tendo a portare della sabbia in una bottiglia, con dentro conchiglie, foglie etc .che mi ricordano il luogo nel quale sono stata.

10.Gelato al gusto di...?
Nocciola! Mi ricordo che da bambina non mi piaceva, ma senza nessun motivo in particolare perchè non l'avevo mai assaggiato. A proposito di sabbia, la prima volta che provai il gelato alla nocciola mi trovavo sull'isola di Vulcano (che ha una bellissima sabbia nera) e il gelato alla fragola che volevo era finito, così stimolata da una mia amica e da mia madre, provai quello alla nocciola. Che delizia **

11.Tre film tra i più brutti, insulsi e recitati male che tu abbia mai visto!
Qui viene il difficile, perchè solitamente non guardo molti film e quando li guardo, cerco di scegliere film che mi possano piacere...
Albakiara purtroppo sono stata costretta a vederlo in prima media a scuola. Non so cosa avrebbe dovuto insegnarci, ma è un film pieno di clichè e volgarità inutile.
Sinceramente non mi vengono in mente altri film, uno che non mi è piaciuto è stato La kriptonite nella borsa, ma non tanto per la recitazione, la trama non mi ha coinvolto e il film mi è sembrato un po' sconclusionato.

Non taggo nessuno, perchè sicuramente avrete già risposto al premio, però mi faceva piacere rispondere alle domande di Lumi perchè erano interessanti :)