Titolo: L'Erede della Luce
Autore: Luca Rossi
Casa Editrice: self-publishing
Anno di pubblicazione: 2014
Lingua originale: italiano
Riconoscimenti: //
Data di lettura: 7 giugno 2015
Trama: Lil e Miril sono tornate indietro nel tempo per impedire la modifica della linea temporale.
A Isk Aleia è diventata regina, ma poichè la gente inizia a diventare trasparente, avendo appreso che ciò è dovuto a una modifica della linea temporale, decide di fare un viaggio nel tempo per impedirlo. Ma questi viaggi finiscono inevitabilmente per modificare il passato, creando così un nuovo ramo del tempo...
Recensione: L’Erede della Luce è il secondo volume de I Rami del Tempo e l’ho trovato più fantascientifico rispetto al primo, nel quale prevaleva l'aspetto fantasy, e più avvincente.
Sono rimasta a lungo col fiato sospeso, seguendo le avventure dei personaggi, alcuni dei quali mi hanno sorpreso, come Lil, che ha avuto una grande evoluzione: da debole e insicura a donna che prende iniziative, alcune più discutibili di altre, per salvare se stessa e le persone che le stanno a cuore.
Un altro personaggio che mi ha stupito è Aleia, la prima moglie di re Beanor, infatti, nonostante la sete di potere, si rivela essere una sovrana migliore del marito.
Questo libro non è più ambientato a Turios, infatti alla Isk del passato e del presente si aggiunge un nuovo ambiente: la Federazione dei Mondi. Non saprei come descrivervi quest’ambiente, dato che per farlo userei l’aggettivo ’fantascientifico’ e non sarebbe una novità, dato che vi ho già detto che questo libro è più fantascientifico del precedente. Diciamo che l’autore riesce bene nel suo intento e, come spesso mi accade quando leggo libri di fantascienza, rimango affascinata dalle descrizioni delle navicelle spaziali e di tutti i loro marchingegni.
Ho apprezzato le riflessioni di alcuni personaggi, poiché sono anche degli interessanti quesiti filosofici. Ad esempio Miril si interroga su cosa limiti la sua libertà, chiedendosi se forse non è lei stessa il limite alla sua libertà.
Anche questo secondo volume ha un finale aperto, anche se non condivido la scelta di inserire un nuovo personaggio poche parole prima di concludere il libro. Nonostante i finali aperti mi facciano morire dalla curiosità, in fondo mi piace il senso di attesa; tuttavia inserire un nuovo personaggio mi sembra una forzatura perché io, personalmente, sarei stata ugualmente curiosa di scoprire dove erano finiti i personaggi e perché si trovavano in quel luogo, quindi l’effetto di suspense ci sarebbe stato lo stesso.
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