martedì 1 aprile 2014

Recensione: Mi si è fermato il cuore


Titolo: Mi si è fermato il cuore
Autrice: Chamed
Lingua originale: italiano
Casa editrice: Newton Company
Anno di pubblicazione: 2012
Riconoscimenti: //
Trama: Chamed è nata sotto una cattiva stella: da bambina si ammala di polomilite, ma grazie all'amore del padre riesce a guarire. Si fidanza con Giulio e decide di passare un po' di tempi con lui prima di raggiungere i genitori in vacanza. Nel viaggio verso il luogo delle vacanze però, i suoi genitori muoiono. É l'inizio di un inferno, dal quale però Chamed riuscirà ad uscirne e ricomincerà a vivere.
Recensione: Ciò che mi ha colpito di più di questo libro è stata il dolore. Trasuda dolore da tutti pori e non ha, per così dire, "un lieto fine". Ci sono brevi momenti di felicità, ma fino alla fine la costante è la sofferenza.
Dopo tutto questo però Chamed ha elaborato il suo passato e il suo dolore ed è riuscita a raccontare la sua esperienza in un libro.
La perdita dei genitori in un incidente in macchina, nella quale ci sarebbe dovuta essere anche lei, è uno shock fortissimo. Prima, anche se malata, poteva contare sempre sull'aiuto e sul grande amore dei genitori, ora invece le crolla il mondo addosso.
Poichè è minorenne non può vivere da sola e ereditare i beni dei genitori va a vivere a casa degli zii. Lo zio è quasi sempre assente per motivi di lavoro e la zia la maltratta, poichè aveva amato in passato suo padre, ma lui non l'aveva ricambiata. Così nutre un odio profondo per la madre di Chamed, di cui poi ha sposato il fratello, e di conseguenza odia anche Chamed.
Ma se fosse solo odio, non sarebbe un problema, poichè Chamed è superiore a questo, lei stessa dice che per lei la zia è come se non esistesse.
Ma la zia la picchia, non la nutre, la rinchiude per un giorno nello sgabuzzino e arriva addirittura a fasciarle il seno con la calce per deturpare la sua femminilità. Questo mi ha molto colpito, perchè è un azione molto drastica, non riuscivo a immaginare che un odio giovanile potesse avere questo peso e potesse portare  all'annullamento dell'altro.

Di bambini maltrattati si legge anche nelle storie inventate (un esempio è Harry Potter), ma qui la realtà supera l'immaginazione, ma d'altra parte chi potrebbe pensare che un essere umano sia così crudele?
Non paga di ciò, la zia diffonde maldicenze sul conto della nipote, facendola passare per una ragazzina impazzita dal dolore, ribelle, che compie atti scellerati.
Le rare volte che vede lo zio gli racconta ciò che subisce, ma lo zio, pur proibendo alla moglie di fare del male a Chamed, non riesce a fare molto e così la ragazza decide di suicidarsi.

Per questo viene internata in un manicomio. La legge Basaglia, che dice che i malati mentali devono essere curati come gli altri malati, non è ancora entrata in vigore e gli infermieri, che dovrebbero curarla, la sottopongono all'elettroshock e abusano di lei.
Per fortuna il direttore del manicomio capisce ciò che Chamed ha subito a casa della zia e decide di aiutarla a uscire di lì, intanto si mette anche a indagare sul personale del manicomio.
Non vado oltre, altrimenti rischierei di farvi spoiler, ma la storia di Chamed non finisce così bene.
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