mercoledì 29 luglio 2020

WWW Wednesday #5

Buona sera a tutti!

Un po' tardino posto il mio WWW Wednesday di questa settimana, che è abbastanza ricco di letture :)

Cosa sto leggendo?
Sto finendo Cuore di Tenebra per la tappa africana di #viaggiatoritralerighe e Nel guscio di McEwan con un gruppo di lettura perché ho subito voluto dare una seconda possibilità ad u  autore di cui avevo amato lo stile e non me me sto pentendo. Sto leggendo anche Il discorso delle stelle che l'autore mi ha gentilmente inviato perché la storia mi incuriosiva.

Cosa ho appena finito di leggere?
L'inventore di sogni, di cui ho già postato la recensione. Posso dire che lo stile mi è piaciuto, la storia un po' meno.

Cosa leggerò?
Su Instagram parteciperò al gruppo di lettura Agosto con Dosto e leggerò Umiliati e offesi

Quali sono le letture che vi stanno tenendo compagnia?
Conoscete i libri che ho menzionato? Vi incuriosiscono?


lunedì 27 luglio 2020

Il segreto delle parole - Alba


Buona sera a tutti!

Vorrei cercare di riprendere la consuetudine del passato di pubblicare una nuova etimologia ogni lunedì e non a cadenza casuale come avevo fatto nei mesi scorsi. Purtroppo ho perso il foglio in cui annotavo di volta in volta le parole di cui vi avrei voluto parlare, ma adesso ho iniziato a fare una lista di nuove parole che mi sono venute in mente in questi giorni di relax.

La parola di oggi è una delle cose che amo di più: l'alba.

È il femminile del latino albus, che significa "bianco", ma anche "brillante"(avete presente l'effetto che fa un bianco veramente bianco? Sembra che brilli).
La parola latina infatti viene dalla radice indoeuropea aus, aues che significa "brillare", "fare luce". Da questa radice in greco abbiamo Eos, la dea dell'alba, che ogni mattina lascia la sua dimora nell'oceano e sale sulla biga per andare a diradare le tenebre della notte.
Omero poeticamente la definisce la dea dalle rosee dita e la descrive come una donna dal vestito color zafferano.
Questo rosso-rosa infatti è il tipico colore con cui l'alba si manifesta ai nostri occhi così come a quelli degli antichi Greci e quindi è inevitabile che venisse descritta così.

Io amo questi colori e amo l'alba, infatti ogni volta che la vedo mi sento come una eletta perché di solito una persona non è sveglia all'ora a cui il sole sorge e si perde questo bello spettacolo. Spesso d'estate ho visto l'alba sorgere al mare e vi allego una delle foto di cui sono più soddisfatta per essere riuscita a catturare in maniera più simile i colori.

mercoledì 22 luglio 2020

Recensione: "L'inventore di sogni" di Ian McEwan

I sogni di un bambino che diventa grande

Titolo: L'inventore di sogni 
Autore: Ian McEwan 
Lingua originale: inglese
Anno di pubblicazione: 1994
Pagine: 98
Genere: middle grade

Trama: Peter Fortune ama sognare, non solo di notte: qualunque momento della giornata è buono per fantasticare. Tuttavia questa sua passione gli crea non pochi problemi, ad esempio a scuola gli insegnanti pensano che lui abbia difficoltà di apprendimento. Col tempo Parere capisce che le persone non sanno cosa gli frulla per la testa in quel momento e per questo ha imparato a raccontare i suoi sogni. Il libro è la trascrizione di alcuni di questo sogni.

Recensione: Devo iniziare questa recensione con una confessione: questo libro non mi ha mai ispirato. Forse per colpa della sua continua presenza su ogni libro di antologia delle elementari e medie, forse perché neanche il titolo mi incuriosiva tanto, chissà...
Tuttavia in occasione della tappa di giugno della mia challenge #viaggiatoritralerighe ambientata in uno degli stati in cui regna la regina Elisabetta e visto il periodo di esami, ho deciso di leggere questo libriccino.

La prima cosa che ho apprezzato è stata l'incipit ed ero subito pronta a ricredermi sul libro, tuttavia le prime storie (che tra l'altro già conoscevo) non mi hanno comunicato granché e questo mi ha reso difficile avere voglia di continuare la lettura. Devo dire che col senno di poi anche i primi racconti, come quello delle bambole che si vendicano perchè Peter ha rubato loro la stanza o quella in cui il protagonista entra nel corpo del suo gatto aiutano a comprendere che sta per avvenire un cambiamento: il Peter bambino deve diventare grande e il passaggio è traumatico, per questo ha bisogno di affrontare alcune sfide che gli daranno grandi insegnamenti.
Dico col senno di poi perché man mano che la storia procede la crescita di Peter diventa sempre più evidente e infatti ho iniziato ad apprezzare di più questo libro. I miei racconti preferiti sono quello sul prepotente e quello finale, talmente verosimile che penso che ognuno di noi da bambino abbia fatto un tale sogno.

Cambiamento e crescita sono i temi fondamentali di questo romanzo, al quale non manca un pizzico di magia, perché si sa che nei sogni può accadere qualunque cosa. I temi sono in un certo senso già anticipati nella citazione scelta da McEwan e messa come epigrafe all'inizio del libro: si tratta di una frase dalle Metamorfosi di Ovidio e, leggendo proprio oggi l'inizio di un altro libro di questo scrittore inglese, mi sono resa conto di quanto sia fondamentale: non è solo evocativa, ma dice del cuore del romanzo.

Quello di McEwan è un esperimento interessante: un libro per bambini in cui lo stesso scrittore ritorna bambino, immaginandosi i sogni del suo protagonista, sogni però che sembrano così reali (e questo capita a un sacco di persone che sognano) che a volte perfino io mi dimenticavo che in realtà era, appunto, tutto un sogno.

Lo stile è favoloso, ogni parola è posizionata alla perfezione e risulta coerente con l'età del protagonista. Sicuramente, anche se il libro non è tra i miei preferiti, proprio perché ho amato lo stile mi è venuta voglia di leggere altri suoi libri che mi ispirano di più, come "Nel guscio" che ho iniziato oggi.


Voto: ☆☆☆|5 

CitazioneSiamo noi che lo abbiamo sognato come il prepotente della scuola. Non è più forte di nessuno di noi. Tutta la sua forza e il potere, ce la siamo sognata noi. Noi abbiamo fatto di lui quello che è. Quando va casa e nessuno gli crede se fa il prepotente, allora torna se stesso.

Voi amate McEwan? Avete letto questo libro? Fatemelo sapere nei commenti :)