sabato 23 maggio 2015

Recensione: Il piccolo principe



Titolo: Il piccolo principe                                                    
Autore: Antoine de Saint-Exupery         
Casa Editrice: Bompiani      
Anno di pubblicazione: 1943     
Lingua originale: francese   
Riconoscimenti:
Data di lettura: 2002, aiutata da mia madre perché avevo solo 5 anni, ma poi ovviamente l'ho riletto un sacco di volte ^^     
Citazione:          
Trama:  L'autore ha un incidente in aeroplano nel deserto e qui incontra un bambino, che gli chiede di disegnargli una pecora. Questo bambino è il piccolo principe, che proviene da un altro pianeta e inizia a raccontargli i suoi viaggi.              
Recensione:  Molte persone amano questo libro e io ho sempre pensato che fosse impossibile non amarlo, anche se successivamente mi sono resa conto che diverse persone non lo apprezzano folli!.
Per questo con la mia recensione ho intenzione di spiegare perché io lo adoro.
È una metafora della vita, quindi a ogni età dice qualcosa di nuovo perché è diversa la domanda con la quale ci poniamo nei confronti della vita.
A 5 anni ovviamente avevo apprezzato solo la favola del piccolo principe, anche se mi era piaciuto come il piccolo principe coltivasse la sua amicizia con la volpe e mi era rimasto anche impresso il lampionaio, anche se non ricordo il motivo.
Successivamente ho scoperto i vizi, la morte, il problema del male e sono letteralmente cresciuta con questo libro.

È scritto per i bambini e raccontato da un bambino perché i bambini nella loro semplicità e innocenza riescono a comprendere la realtà meglio degli adulti perché hanno un rapporto più puro con essa, non sono influenzati dalle convenzioni sociali, non si preoccupano degli affari, del profitto e riescono a raggiungere l'essenziale nei rapporti. Quell'essenziale che, come dice il piccolo principe stesso, si coglie solo col cuore, perché è invisibile agli occhi (e all'intelletto, aggiungo io).
Per questo al piccolo principe importa il nome di un amico, mentre agli adulti quanto guadagna suo padre, al piccolo principe importa che sul suo pianeta ci sia un fiore che ha bisogno delle sue cure, mentre al cartografo non importa.

Lo stile rispecchia il messaggio dell'autore ed è adatto al target a cui il libro è rivolto, infatti è semplice e lineare, ma il ritmo rimane sempre vivo grazie alla curiosità del piccolo principe.
Come si fa quindi a non amare un libro che parla della vita? Sarà che io amo l'aspetto esistenzialista, le allegorie e i libri con le morali  (per questo adoro le favole), insomma sarà quel che sarà.
Voi cosa ne pensate?
Voto:

4 commenti:

  1. Caspita, sai che io l'ho letto tre volte in età diverse (da bambina, poi alle scuole medie e infine un paio di anni fa) e l'ho detestato con tutto il cuore? Non so spiegarti perché.. lo trovo fastidioso e banale :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sapevo che tu eri una di quelle persone alle quali non è piaciuto xD Probabilmente è diverso ciò che cerchiamo in un libro, lo guardiamo con occhi diversi.
      Per esempio io ho letto la tragedia Medea di Euripide 3 volte (praticamente una volta all'anno) per motivi diversi e solamente alla terza volta mi é piaciuto e penso che se lo leggessi da madre mi farebbe ancora un altro effetto.

      Elimina
  2. E' bellissimo il piccolo Principe un Libro davvero da leggere !
    Lo ho amato moltissimo.
    Grazie per essere passata al Rifugio degli Elfi ed avere commentato.
    Io ora sono tua follower - spero che vorrai dare al Rifugio http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/ il Followback
    Buon lunedì e migliore settimana
    A presto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che bello, un'altra persona a cui è piaciuto! Ho notato che alle autrici dei blog che frequento non piace XD
      Buona settimana anche a te!

      Elimina

Grazie per essere arrivato fin qua! Fammi sapere cosa ne pensi con un commento :)