"Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e i visi amici:
considerate se questo è un uomo,
che lavora nel fango,
che non conosce pace,
che lotta per mezzo pane,
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna
senza capelli e senza nome,
senza più forza di ricordare,
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore,
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca
i vostri nati torcano il viso da voi".
Per questo giorno ho scelto Olocausto, poichè mi sembra giusto ricordare in qualche modo quest'oggi, il giorno della Memoria, il grande genocidio degli ebrei del secolo scorso.
Olocausto viene dal greco 'olos' che significa 'tutto intero' e 'kaio' che significa 'bruciare'.
Anche se inizialmente la parola olocausto significava sacrificio in cui la vittima viene bruciata, oggi questa parola ci rimanda a una triste pagina della storia, quando milioni di ebrei vennero bruciati nei forni crematori.
Non so cosa altro fare per ricordare questo giorno, che mi lascia sempre molta tristezza e indignazione perchè molti uomini hanno mandato a morte altri uomini senza un minimo di rimorso.
Ciao Babuska! Ho scoperto che non mi ero ancora unita ai lettori fissi, ma ho rimediato :) Bellissima poesia, è giusto ricordare questa parte della nostra storia, anche se dovremmo ricordarlo tutti i giorni perché queste cose terribili sono sempre successe, succedono ancora oggi e temo che succederanno sempre...
RispondiEliminaCiao Reina!
RispondiEliminaScusa se tii rispondo solo ora, ma sono stata molto impegnata a causa dello studio ><
Purtroppo hai ragione, l'uomo non impara quasi mai dagli errori, ma spero che diffondendo le atrocità della Shoah la gente si sensibilizzi...
P.s. Grazie per esserti unita ai lettori fissi :D